Propoli e benefici per il benessere dei reni
Un’equipe di ricercatori iraniani ha indagato sugli effetti dell’integrazione di propoli rispetto alla protezione della funzione renale: ecco gli esiti.
La malattia renale è una grave sfida sanitaria globale ed è divisa in due categorie principali: danno renale acuto e malattia renale cronica. E le complicazioni derivanti da questi disturbi possono essere anche piuttosto gravi. Sebbene sul mercato siano disponibili vari farmaci per controllare e ridurre le complicanze delle malattie renali, i ricercatori stanno lavorando per trovare nuovi rimedi con maggiori benefici terapeutici e minore tossicità.
Tra gli elementi naturali individuati con le proprietà necessarie per questo scopo terapeutico, è stato spesso selezionata la propoli, una sostanza prodotta dalle api che ha manifestato a più riprese potenzialità antisettiche e antinfiammatorie.
Un team di studiosi provenienti dalla Tabriz University of Medical Sciences, in Iran, ha condotto una revisione di alcuni studi condotti sull’associazione tra propoli e benefici renali.
Quali sono gli effetti della propoli sul benessere dei reni?
Dopo la ricerca iniziale sono stati recuperati un numero totale di 1202 articoli: di questi, soltanto 17 paper hanno soddisfatto i rigorosi parametri stabiliti dagli autori.
“Nel loro insieme, prove crescenti hanno indicato che l’integrazione con propoli nelle malattie renali attenua l’iperglicemia, lo stress ossidativo sistemico e renale, la pressione arteriosa sistemica e glomerulare e porta a un minor danno renale e proteinuria. Inoltre, la valutazione istologica ha mostrato che la propoli potrebbe essere efficace nelle lesioni renali. Il danno renale avanzato può essere già presente anche nelle nefropatie diabetiche e non diabetiche di nuova diagnosi e il miglioramento del tessuto renale dopo l’assunzione di propoli può verificarsi anche prima di altre alterazioni metaboliche”, scrivono gli autori.
I ricercatori ipotizzano che l’effetto reno-protettivo della propoli sia probabilmente riconducibile alla presenza della crisina, una sostanza antiossidante.
Da questo punto di vista, i risultati dell’attuale revisione sistematica hanno mostrato che l’integrazione di propoli mostri potenziali effetti sul ripristino dei danni ai tessuti renali e sulla funzione renale.
Tuttavia, i risultati non sono stati sufficienti per determinare il dosaggio efficace, la durata dell’integrazione e il tipo di propoli. “Sono altamente suggeriti studi sui meccanismi alla base dell’efficacia della supplementazione di propoli nei pazienti con malattie renali”, concludono gli autori.
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