Peperoni arancioni e benefici per la vista

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Peperoni arancioni e benefici per la vista

Mangiare i peperoni arancioni incrementa i livelli di zeaxantina, una sostanza molto importante per il benessere degli occhi e per la prevenzione dalla degenerazione maculare: lo rivela uno studio.

Che i peperoni facessero bene alla vista grazie all’alto contenuto di luteina, carotenoidi e vitamine era cosa già nota. Ma che i peperoni arancioni trasportassero una quantità rilevante di zeaxantina, un carotenoide particolarmente importante per il benessere degli occhi, è una scoperta scientifica recente che porta la firma della Queensland University

È noto, infatti, che la zeaxantina risulti fondamentale per le funzionalità della macula oculare, ovvero di una zona cruciale per il corretto funzionamento della retina: una carenza di questa sostanza può essere tra le cause del peggioramento della vista con l’avanzare dell’età. Si ritiene, infatti, che proteggano le cellule dei fotorecettori dell’occhio dal danno ossidativo della luce blu e migliorino l’acuità visiva.

Questo prezioso carotenoide non è facilmente assumibile attraverso l’alimentazione. È contenuto, seppur in quantità bassa, nel mais giallo. Ma si tratta, appunto, di una concentrazione che non garantisce l’azione sufficiente a prevenire i disturbi della vista e, nei casi più gravi, la cecità. Per questo motivo, sotto indicazione dell’oculista o del medico, è usuale che si ricorra a specifici integratori alimentari.

Peperoni arancioni, zeaxantina e benefici per la vista

A differenza dei peperoni rossi o verdi, quelli arancioni (e, in parte, anche quelli gialli) sembrano rappresentare un’ottima fonte naturale di zeaxantina con una concentrazione tale da avvicinarsi a quella degli integratori alimentari. Non a caso, è proprio questa sostanza a contribuire alla colorazione dell’ortaggio.  

Per arrivare a questa rilevante scoperta sui peperoni arancioni (Capsicum annuum), il team di ricercatori coordinato da Tim O’Hare ha utilizzato un protocollo di estrazione dei carotenoidi e un’analisi di spettrometria di massa estremamente accurata.

L’ESITO – Su 22 varietà testate, soltanto il peperone arancione (Orange Belle) ha dimostrato un elevato accumulo di zeaxantina. E non tutte le specie arancioni hanno fatto registrare la medesima concentrazione di questo pigmento carotenoide. Spesso, la colorazione era riconducibile all’elevata presenza di altre sostanze dalle caratteristiche simili tra cui violaxantina, beta-carotene e beta-criptoxantina

Le varietà gialle, invece, erano caratterizzate da un’alta concentrazione di luteina o alfa-carotene, mentre nelle varietà rosse è emersa una maggiore presenza di capsantina e capsorubina.  

Il coordinatore della ricerca, Tim O’Hare, ha sottolineato l’importanza dei risultati ottenuti in quanto la degenerazione maculare rappresenta uno dei disturbi più diffusi tra la popolazione adulta dei paesi più sviluppati. 

Gli autori, inoltre, hanno evidenziato la necessità di realizzare ulteriori studi per “identificare il germoplasma ad alto contenuto di zeaxantina che può essere incrociato con peperoni arancioni”, in modo tale da coltivare un numero maggiore di peperoni ricchi di questa preziosa sostanza. 

E farlo diventare un superfood per il benessere degli occhi.

FONTE: Procediings

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