Melograno e benefici per il metabolismo
Tra i vari effetti positivi per la salute del melograno, uno studio ne ha evidenziato un’azione di prevenzione e contrasto a disturbi metabolici e malattie cardiovascolari.
Il melograno è senz’altro uno dei frutti autunnali più amati in assoluto. Come abbiamo già visto in un post precedente, oltre ad avere un ottimo sapore, questo piccolo scrigno di dolcezza presenta proprietà medicinali tali da renderlo un ottimo alleato per la salute. Tra le varie attività di benessere riconducibili ai composti bioattivi riscontrabili nel melograno, uno studio pubblicato sul Journal of Ethnopharmacology , a firma di un team di ricercatori provenienti dall’Universidad San Jorge di Saragozza, in Spagna, ne ha evidenziato la spiccata capacità nel supportare l’attività di prevenzione e contrasto ai disturbi cardiovascolari dovuti ad un metabolismo irregolare.
Non è l’unica volta in cui il melograno è stato al centro di attenzioni accademiche. Infatti, altri studi – sia precedenti che successivi – ne hanno messo in risalto varie potenzialità terapeutiche. Potenzialità derivanti sia dal consumo alimentare del succo, sia dall’assunzione di specifici prodotti nutraceutici contenenti i suoi principi attivi.
Ricerche che ne hanno rivelato soprattutto l’azione antinfiammatoria, ipocolesterolemizzante e anti-aging. Nella maggior parte dei casi, gli studiosi hanno attribuito il merito all’azione virtuosa esercitata dagli antiossidanti contenuti nei chicchi.
Melograno e metabolismo: meccanismo d’azione
Acido ellagico, punicalagine e urolitina A: sono questi i tre elementi principali che, stando agli esiti dei vari studi, rendono il melograno un elisir di benessere naturale. Partendo da questo assunto, il team di ricercatori spagnoli ha voluto indagare su una potenziale associazione tra l’azione antiradicalica di queste sostanze e quelli che gli stessi ricercatori definiscono i “bersagli fisiologici e farmacologici” delle malattie metaboliche, tra cui obesità e diabete.
È emerso che questi polifenoli insieme all’urolitina A, un metabolita derivante dall’acido ellagico, inibiscono l’attività di alcuni enzimi cruciali nell’insorgenza dei disturbi metabolici tra cui α-glucosidasi, dipeptidil peptidasi-4 e lipasi.
Inoltre, l’estratto di melograno ha rivelato anche un effetto anti-adipogenico riducendo “l’espressione genica correlata alla formazione di adipociti come adiponectina, PPARγ, GLUT4 e FABP4 negli adipociti 3T3-L1”, come si legge tra le conclusioni degli autori.
In sintesi, il melograno aiuta a ridurre i fattori di rischio per l’insorgenza di sindrome metabolica, steatosi epatica, diabete, episodi cardiovascolari e altre complicanze. E, cosa non meno rilevante, aiuta a tenere a bada il girovita ed il peso corporeo.
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