Lactobacillus rhamnosus e proprietà immunostimolanti
Uno studio ha evidenziato l’azione immunoregolatoria del Lactobacillus rhamnosus, batterio probiotico appartenente alla famiglia dei lattobacilli, su 150 topi immunodepressi.
Il Lactobacillus rhamnosus è uno dei batteri probiotici più attenzionati dalla ricerca soprattutto perché in grado di fermentare il ramnosio, un composto chimico impiegato in dermocosmesi per la sua azione anti-aging. Gli esiti di un recente studio pubblicato sul Journal of Functional Foods ne hanno messo in risalto altre proprietà, con un’azione potenzialmente virtuosa per il sistema immunitario.
Infatti, un team di ricercatori cinesi ha osservato una correlazione tra Lactobacillus rhamnosus e risposta immunitaria al termine di uno studio in vivo condotto su topi immunodepressi. Partendo da studi precedenti che avevano evidenziato alcune attività positive per l’organismo riconducibile all’attività di questo prezioso probiotico, in particolare per l’ecosistema intestinale e per l’attività immunitaria, gli autori dello studio avevano l’obiettivo di chiarire con maggiore precisione i suoi effetti immunoregolatori.
Lactobacillus rhamnosus e risposta immunitaria in topi immunodepressi
I ricercatori hanno sottoposto le 150 cavie, suddivise in 6 gruppi da 25, a diverse dosi di Lactobacillus rhamnosus. Tre giorni prima dell’inizio del sondino gastrico, gli scienziati hanno indotto l’immunosoppressione ai topi iniettandogli una dose di 80 mg/kg al giorno di CTX (ciclofosfamide), escludendo le cavie appartenenti al gruppo di controllo.
GLI ESITI – In questa sperimentazione, il Lactobacillus rhamnosus si è rivelato efficace nel migliorare la funzione immunitaria cellulare e la funzione immunitaria umorale.
Nello specifico, la somministrazione del probiotico ha aumentato:
- la proliferazione dei linfociti splenici;
- la fagocitosi del rosso neutro da parte dei macrofagi;
- l’attività delle cellule NK (globuli bianchi coinvolti nella risposta immunitaria);
- l’indice di clearance delle particelle di carbonio;
- l’ipersensibilità di tipo ritardato (DHT);
- la concentrazione sierica di semi-emolisi (HC50).
Il Lactobacillus rhamnosus – secondo gli autori – potrebbe svolgere un ruolo rilevante anche nella regolazione dei livelli sierici di citochine cruciali per la risposta immunitaria, tra cui IL-6, IL-10. IL-12, TNF-α (fattore di necrosi tumorale) e delle immunoglobuline G (IgG).
I risultati, inoltre, hanno evidenziato una perdita di peso corporeo dei topi ed un miglioramento dell’indice di alcuni organi coinvolti nei processi immunitari tra cui milza e timo, oltre ad una riparazione del danno complessivo all’intestino tenue e al tessuto epatico.
“I risultati di questo esperimento hanno mostrato che il Lactobacillus rhamnosus 1.0320 può promuovere la proliferazione dei linfociti T”. Esiti che – concludono gli studiosi – potrebbero indurre allo sviluppo di nuovi superfood con funzione immunitaria.
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