Karkadè (Hibiscus sabdariffa L.): proprietà e benefici

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Karkadè (Hibiscus sabdariffa L.): proprietà e benefici

Il karkadè è una pianta dalle molteplici potenzialità terapeutiche per l’organismo: l’estratto presenta spiccate proprietà antiossidanti che lo rendono, tra le altre cose, un potente agente antibatterico, epatoprotettivo, antidiabetico.

Facile da coltivare e utilizzato sia in campo alimentare che tessile, l’estratto di karkadèHibiscus sabdariffa L. – viene impiegato soprattutto come ingrediente per té e bevande. Diversi studi, condotti sia in vivo che in vitro, hanno fornito alcune prove scientifiche sulle proprietà fitochimiche e sulle potenzialità mediche di questa pianta. 

Ne esistono diverse varietà e sono ricche di sostanze nutrienti. Oltre a proteine, grassi e carboidrati, l’estratto di karkadè è un’ottima fonte di:

  • vitamina C:
  • β-carotene;
  • calcio;
  • ferro.

Le foglie, invece, contengono anche altre sostanze antiossidanti come tiamina, riboflavina e acido ascorbico.

I principali elementi farmacologicamente attivi del karkadè appartengono soprattutto tre categorie di sostanze:

  • acidi organici (acido citrico, acido idrossicitrico, acido di ibisco, acido malico e tartarico); 
  • antociani;
  • polisaccaridi;
  • flavonoidi (tra cui quercetina e luteolina). 

La composizione particolarmente ricca di antiossidanti rende il karkadè un alleato naturale per perseguire diversi scopi di benessere. 

Effetti sulla muscolatura liscia

I primi studi, condotti in vitro, hanno dimostrato che l’estratto alcolico dei fiori di karkadè aveva un effetto antispasmodico rilassando l’utero e le vene intestinali. Più recentemente, è stato scoperto che l’estratto della pianta è in grado di inibire la contrattilità della vescica e dell’utero nei topi in modo dose-dipendente. 

Successivamente, è stato dimostrato che gli estratti grezzi di karkadè inducono l’effetto rilassante dipendente dall’endotelio nell’aorta toracica dei ratti: è stato suggerito che queste potenzialità fossero dovute all’azione dei suoi polifenoli.

Attività antibatterica, antimicotica e antiparassitaria

L’estratto di karkadè ha dimostrato un’azione di contrasto ad alcuni batteri piuttosto insidiosi, tra cui Staphylococcus aureus, Klebsiella pneumoniae, Pseudomonas aeruginosa e Acinetobacter baumannii

In una successiva sperimentazione, l’estratto acquoso-metanolico di karkadè ha anche mostrato un effetto inibitorio in vitro contro diversi ceppi batterici, come, Bacillus stearothermophilus, Micrococcus luteus, Serratia marcescens, Clostridium sporogenes, Escherichia coli, K. pneumonia, Bacillus cereus e Pseudomonas fluorescens

Gli estratti grezzi dei semi hanno anche mostrato un effetto antimicrobico contro tre tipi di batteri Gram-negativi: Salmonella, Shigella ed Enterobacter. 

Attività antipiretica e antinfiammatoria

ll potenziale antipiretico e antinfiammatorio dell’estratto di karkadè è stato studiato in vivo a più riprese: in una sperimentazione condotta su ratti con febbre indotta dal lievito, una soluzione a base di questa preziosa pianta ha alleviato la febbre delle cavie attraverso un meccanismo differente da quello dell’aspirina, ovvero non intervendo sulle prostaglandine ma inibendo la formazione di citochine, evidenziando anche un effetto antinfiammatorio. 

Invece, un altro studio in vivo ha dimostrato che le due frazioni dell’estratto acquoso-etanolico grezzo di karkadè essiccato presentavano un impressionante potenziale immunostimolante.

Attività epatoprotettiva

L’azione epatoprotettiva del karkadè è strettamente collegata alla sua spiccata attività antiossidante, che le consente di ridurre il danno cellulare derivante dallo stress ossidativo e di attenuare la disfunzione mitocondriale. L’estratto ha anche dimostrato di stimolare l’attività di alcuni enzimi cruciali per proteggere il fegato.  

Attività anti-obesità

Studi in vivo hanno manifestato le potenzialità dell’estratto di karkadè nel ridurre l’aumento di peso in topi obesi e, al contempo, la capacità di stimolare l’assunzione dei liquidi anche nei topi sani. 

Uno studio condotto in Messico ha concluso che l’estratto potrebbe essere considerato come un possibile agente anti-obesità grazie ai suoi effetti virtuosi sull’assorbimento-escrezione dei grassi e sul peso corporeo dei ratti. 

L’elenco delle potenzialità terapeutiche del karkadè non finisce qui: infatti, attività antipertensiva, anti-colesterolo e anti-nefratica sono altri effetti emersi da diversi studi condotti in vivo ed in vitro.

Un numero crescente di studi farmacologici e clinici sta fornendo prospettive promettenti per un’interessante gamma di applicazioni terapeutiche, nonché potenziali indicazioni sulla salute”, osservano gli autori della revisione sugli studi inerenti al karkadè.

“Tuttavia – proseguono gli studiosi – questa revisione ha anche identificato una vasta gamma di problemi associati alla qualità di molti aspetti di questi studi, ma soprattutto gli approcci farmacologici o clinici (o modelli) utilizzati e la mancanza di collegarli a un’attenta profilazione degli estratti. Pertanto, un migliore profilo chimico degli estratti, così come la sua standardizzazione e la correlazione tra i componenti chimici e l’azione farmacologico / terapeutica sarà essenziale negli studi futuri con questa pianta tradizionale molto promettente”.

FONTE: Food Chemistry

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