Houttuynia cordata fermentata e proprietà antidiabetiche

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Houttuynia cordata fermentata e proprietà antidiabetiche

L’estratto fermentato della pianta di Houttuynia cordata ha manifestato interessanti proprietà antidiabetiche in uno studio in vivo.

Particolarmente apprezzata nel sud-est asiatico per scopi alimentari, ma molto conosciuta anche dalle nostre parti soprattutto tra gli appassionati di giardinaggio, l’Houttuynia cordata è una pianta palustre ricca di proprietà virtuose per l’organismo. Studi recenti, infatti, hanno evidenziato l’azione antibatterica, antivirale, antiallergica, antitumorale e antidiabetica del suo estratto.

Denominata anche “pianta di camaleonte” o “menta di pesce”, l’Houttuynia cordata contiene molti composti bioattivi tra cui polifenoli (acido clorogenico, acido rosmarinico, vanillico e acido protocatechuico), flavonoidi (quercetina, quercitrina, rutina e iperina), alcaloidi, oli essenziali, acidi organici e microelementi. Non a caso, molti prodotti a base di questo estratto vegetale sono piuttosto diffusi in Thailandia per il consumo umano (spezie, tisane ecc.) o come integratori alimentari.

Considerando che, in base ad alcune recenti ricerche, l’estratto Houttuynia cordata aumenterebbe la sua composizione fitochimica in seguito al processo di fermentazione, un team di ricercatori tailandesi ne ha studiato gli effetti antidiabetici su un campione di ratti affetti da diabete indotto da una dieta ricca di grassi e streptozotocina.

Azione antidiabetica dell’Houttuynia cordata fermentata

La somministrazione orale dell’estratto della pianta (dose 100 microgrammi per chilogrammo di ciascun ratto) non solo ha consentito alle cavie di mantenere il peso corporeo, ma ha anche ridotto i livelli di glucosio nel sangue e migliorato la capacità di tolleranza al glucosio

Inoltre, la pianta si è rivelata efficace nel ridurre i marcatori dello stress ossidativo e i mediatori correlati all’infiammazione nei tessuti del pancreas, indicando un sensibile miglioramento della funzionalità delle cellule beta pancreatiche.

Per quanto riguarda il presunto meccanismo d’azione, gli autori hanno osservato “gli effetti dell’estratto etanolico di HC sulla resistenza all’insulina negli adipociti 3T3-L1 indotta dal palmitato, come dimostrato dalla stimolazione dell’assorbimento del glucosio e dalla riduzione della lipolisi”. 

Presi insieme, questi risultati dimostrano che l’HC può migliorare i sintomi del diabete aumentando la sensibilità all’insulina, riducendo lo stress ossidativo e sopprimendo l’infiammazione”, si apprende dalle conclusioni dell’abstract. Tuttavia, come ammettono gli stessi autori, i meccanismi molecolari dell’estratto di Houttuynia cordata dovranno essere ulteriormente chiariti.

FONTE: Journal of Nutrition and Metabolism

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