Hordeum vulgare e azione antinfiammatoria

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Hordeum vulgare e azione antinfiammatoria

Un estratto ricavato dalle foglie di Hordeum vulgare, la pianta dell’orzo comune, ha manifestato interessanti potenzialità nel contrastare l’infiammazione del colon.

Dalla pianta Hordeum vulgare L. si ricava l’orzo comune, un cereale noto per contenere più sostanze nutritive, tra cui vitamine, minerali, flavonoidi, amminoacidi e altre sostanze fitochimiche. Questi componenti bioattivi attribuiscono i benefici alla salute dell’orzo, comprese attività antiossidanti, antidepressive, antitumorali, antidiabetiche e antiobesità.

Un team di ricercatori coreani ha osservato gli effetti di un estratto derivante dalle foglie di Hordeum vulgare sull’infiammazione del colon in uno studio in vivo condotto sui topi.

Lo studio

Per studiare l’effetto protettivo di BLE0 (il nome attribuito alla frazione polisaccaridica di Hordeum vulgare) sull’infiammazione sistemica, abbiamo utilizzato un modello murino di sepsi indotto da LPS (lipopolisaccaride). La sepsi è una rara conseguenza innescata da infezioni batteriche, fungine o virali che può risultare letale quando provoca un’insufficienza di più organi. Il liposaccaride, invece, 

Ai topi è stato somministrato l’estratto ricavato dalle foglie di Hordeum vulgare (50 o 100 mg/kg) due volte prima dell’iniezione di LPS (25 mg/kg).

ESITI – Il pretrattamento con Hordeum vulgare ha aumentato il tasso di sopravvivenza e ha notevolmente ripristinato la lunghezza del colon e il danno alla cripta nei topi con problemi di lipopolisaccaridi. Inoltre, l’estratto ha migliorato l’endotossiemia e l’infiammazione del colon.

I meccanismi molecolari alla base degli effetti antinfiammatori del BLE0 includevano l’inibizione delle vie infiammatorie NF-κB e AP-1 e dell’infiltrazione di monociti/macrofagi”, si apprende dalle conclusioni degli autori. 

Questo studio aveva diversi limiti. Innanzitutto, il modello in vivo utilizzato in questo studio non è stato in grado di imitare completamente la sepsi umana. Rispetto alla sepsi umana, infatti, i livelli di citochine dei topi hanno raggiunto il picco più rapidamente e a concentrazioni più elevate, indicando che i risultati dello studio sono difficili da applicare clinicamente. 

In aggiunta, gli autori si sono concentrati solo sulla fase iper-infiammatoria della sepsi. 

Nonostante queste limitazioni, nel presente studio abbiamo dimostrato gli effetti protettivi di BLE0 contro l’infiammazione del colon indotta da LPS”, precisano gli autori. Ulteriori ricerche sul cambiamento nel microbioma intestinale e sull’immunità intestinale dopo la somministrazione di questo estratto dalle potenzialità molto interessanti potrebbero rafforzare i risultati suggeriti da questo studio.

FONTE: Journal of Functional Foods

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