Gracilaria rubra ed effetti sul benessere intestinale

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Gracilaria rubra ed effetti sul benessere intestinale

Una variante di Gracilaria, un genere di alghe rosse, possiede alcune interessanti proprietà.

La Gracilaria indica una ricca famiglia di alghe rosse che popolano soprattutto i mari orientali: un team di ricercatori ha messo in risalto alcune spiccate potenzialità terapeutiche di una variabile, la Gracilaria rubra, per il benessere intestinale. Questa variante, infatti, vanta un tradizionale impiego medico in alcune popolazioni asiatiche, oltre ad essere utilizzata anche in campo gastronomico.

Lo studio ha posto la lente d’ingrandimento sugli effetti riconducibili all’estratto di polisaccaridi solfati ricavati dalla Gracilaria rubra attraverso un approccio in vitro, portando ad esiti piuttosto interessanti. 

Gracilaria rubra ed effetti intestinali

Nel presente studio sono stati inizialmente studiati i cambiamenti dei polisaccaridi ricavati dalla Gracilaria rubra in condizioni simulate di digestione orale, gastrica e dell’intestino tenue. I risultati, però, hanno indicato che questo estratto non era digeribile in tali condizioni.

A questo punto, gli autori hanno deciso di studiare la presunta proprietà prebiotica dell’estratto di questa alga tramite fermentazione in vitro da parte del microbiota intestinale umano in colture miste.

ESITI –  I risultati hanno mostrato che l’estratto di Gracilaria ruba è stato gradualmente degradato e utilizzato dal microbiota intestinale

Con il procedere della fermentazione, il pH ha mantenuto un andamento decrescente ed è aumentata la concentrazione di alcuni acidi grassi a catena corta (sostanze dall’azione positiva per l’intestino), in particolare degli acidi acetico, propionico e isobutirrico

Inoltre, questo estratto ha mostrato un effetto modulatorio sulla struttura microbica abbassando il rapporto Firmicutes/Bacteroidetes e aumentando l’abbondanza relativa di batteri che potrebbero degradare l’estratto dell’alga e stimolare la crescita del microbiota intestinale.

Questi risultati, a detta degli autori, suggeriscono la possibilità di poter utilizzare la Gracilaria rubra come ingrediente per lo sviluppo di nuovi prebiotici, a patto che futuri studi riescano a confermare anche in vivo le proprietà dimostrate in questa ricerca.

FONTE: Journal of Functional Foods

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