Proprietà neuroprotettive del Goji nero nella terza età
Le bacche di Goji nero presentano un’antocianina che, in uno studio condotto in su un campione di topi, sembra esercitare delle attività protettive per il cervello quando invecchia.
Il Goji nero (Lycium ruthenicum) è una bacca commestibile nota per l’elevata concentrazione di antociani, una famiglia di sostanze antiossidanti che contribuiscono a conferire il colore violaceo a diversi prodotti ortofrutticoli. Gli esiti di un recente studio ne hanno evidenziato alcune interessanti proprietà neuroprotettive potenzialmente in grado di attutire l’impatto dell’età che avanza sulla salute cerebrale.
L’invecchiamento è il principale fattore di malattie neurodegenerative coinvolte nel progressivo declino cognitivo e disturbi della memoria, tra cui demenza e morbo di Alzheimer. Il cervello, infatti, è particolarmente vulnerabile al danno ossidativo. E prove crescenti suggeriscono che lo stress ossidativo accumulato può essere uno dei meccanismi chiave che aggravano la neuroinfiammazione. Motivo per cui l’integrazione alimentare con antiossidanti è considerata efficace per ritardare lo sviluppo di disturbi di questo genere.
Un team di studiosi provenienti da diversi istituti di ricerca cinesi ha indagato gli effetti neuroprotettivi della principale antocianina presente nell’estratto di Goji nero (Pn3G5G) in un campione di ratti con invecchiamento indotto dalla somministrazione D-galattosio.
Bacche di Goji nero e azione anti-invecchiamento: esiti dello studio
Gli autori hanno somministrato l’antocianina principale del Goji nero mediante sonda gastrica per 7 settimane riscontrando diversi benefici. Innanzitutto, potrebbe alleviare la disfunzione cognitiva come dimostrato dalla maggiore capacità di apprendimento e memoria del gruppo di topi sottoposto al trattamento.
L’antocianina, infatti, ha migliorato la salute di corteccia cerebrale e ippocampo dei topi “invecchiati”.
Lo stress ossidativo e la neuroinfiammazione sono promotori della neurodegenerazione attraverso l’induzione di danni sui neuroni e sui componenti cellulari: la sperimentazione ha evidenziato la capacità di questa antocianina di esercitare effetti positivi anche da questo punto di vista.
In conclusione, l’antocianina Pn3G5G ricavata dalle bacche di Goji nero probabilmente migliora le difese antiossidanti e antinfiammatorie, oltre a mantenere la normale funzione dell’ippocampo influenzando queste vie metaboliche, alleviando così il deterioramento cognitivo nei ratti che invecchiano.
Pn3G5G regola anche i trasportatori ABC, la digestione e l’assorbimento delle proteine e la biosintesi dei cofattori per prevenire il metabolismo energetico anormale dei neuroni.
“I nostri risultati suggeriscono che Pn3G5G potrebbe essere utilizzato come integratore alimentare per gli anziani e chi soffre di disturbi neurodegenerativi legati all’invecchiamento”, concludono gli autori.
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Bisogna fare conoscere di più il Goji raro nero. È molto difficile coltivarlo. Produce appena 100 grammi per pianta. A un costo molto alto al kg. Si aggira intorno a €500 al kg. Viene soprattutto usato come farmaco
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