Frutto di giuggiola: proprietà e benefici
È stata pubblicata una revisione sulle proprietà del frutto di giuggiola: ecco una sintesi di quanto emerso.
Oltre ad essere commestibile, delizioso e popolare in tutto il mondo, il frutto che matura sull’albero di giuggiola vanta un impiego secolare a scopi terapeutici per merito delle sue molteplici proprietà e attività biologiche. Tuttavia, trattandosi di un frutto dalle breve durata (può essere conservato per un massimo di 10 giorni), alcuni ricercatori ne hanno approfondito la composizione biochimica per comprendere se effettivamente possa essere auspicabile la trasformazione dell’alimento in un prodotto realizzato appositamente per perseguire scopi di benessere.
“Una revisione che si concentra sull’importanza nutrizionale del frutto di giuggiola e sulla sua potenziale applicazione per lo sviluppo di prodotti alimentari funzionali”, si legge dal paper pubblicato sul Journal of Functional Foods.
Attualmente, la frutta di giuggiola viene consumata come alimento tradizionale e funzionale in tutto il mondo. Può essere consumata come polpa di giuggiola appena spremuta oppure può essere utilizzata per la preparazione di alcuni prodotti alimentari tra cui bevande, marmellate, gelatine oltre a sottaceti, liquori (come il noto brodo di giuggiole in Italia o il Baijiu in Cina), e composte.
Frutto di giuggiola: nutrienti e composti bioattivi
La giuggiola ha un alto valore nutritivo dovuto alla presenza di grandi quantità di nutrienti e sostanze fitochimiche, come fibre, proteine, grassi, carboidrati, vitamine (acido ascorbico, tiamina e riboflavina), composti fenolici e minerali.
Per quanto riguarda i composti bioattivi, questo prezioso frutto è considerato un’ottima fonte di polifenoli, acidi triterpenici, polisaccaridi, nucleosidi e basi azotate.
Attività biologica della giuggiola
“Gli studi farmacologici hanno dimostrato che la frutta di giuggiola e i prodotti alimentari a base di giuggiola possedevano un ampio effetto di promozione della salute”, sottolineano gli autori.
Nello specifico:
- attività antiossidanti: in particolare, stando agli esiti degli studi revisionati, la buccia di giuggiola rappresenta la parte del frutto con la più alta capacità antiossidante. E la parte maggiormente ricca di fenoli totali, flavonoidi e antociani;
- attività antitumorale: l’estratto del frutto, in più occasioni, ha manifestato la capacità di esercitare l’apoptosi di cellule tumorali del seno;
- attività antidiabetica: gli estratti di frutta di giuggiola hanno esercitato una diminuzione del livello di glucosio sierico elevato e di altri parametri associati al diabete. L’effetto antidiabetico, verosimilmente, può essere riconducibile alla presenza di flavonoidi particolarmente efficaci per incentivare meccanismi virtuosi nella gestione ematica degli zuccheri;
- attività antimicrobica: i frutti e gli estratti di Z. Jujuba (giuggiola) hanno un efficace effetto antimicrobico contro batteri gram-negativi e gram-positivi e funghi, in particolare contro Bacillus subtilis, Staphylococcus aureus, Escherichia coli e Pseudomonas aeruginosa;
- attività cardioprotettiva: dagli studi è emerso che prodotti dietetici a base di giuggiole possano aiutare a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. Triterpenoidi come l’acido oleanonico, l’acido pomolico e l’acido pomonico erano i composti attivi con gli effetti cardioprotettivi più significativi.
“Poiché la giuggiola fresca ha diverse attività biologiche, si raccomandano ulteriori studi biologici, inclusi studi clinici, per esplorare – concludono gli autori – l’effetto di promozione della salute dei prodotti a base di giuggiola”. Tenendo in considerazione un altro aspetto molto importante: “La trasformazione dei frutti di giuggiola in prodotti potrebbe produrre componenti tossici, pertanto è necessario esplorare anche gli aspetti di tossicità e sicurezza dei prodotti prima della commercializzazione”.
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