Fitoterapia: cos’è e come agisce
La fitoterapia prevede l’utilizzo delle piante a scopo medico. Ecco il significato del termine, i meccanismi d’azione e la differenza con i farmaci di sintesi.
Sin dagli albori della storia, l’essere umano ha sempre ricercato nella natura un rimedio ai propri malanni. Prima del progresso scientifico, dei farmaci e della cultura medica, la sopravvivenza dell’uomo passava per la conoscenza empirica delle piante in grado di curare le proprie infermità.
Le piante, infatti, contengono sostanze clinicamente attive e per tanti secoli hanno rappresentato gli unici farmaci a disposizione. Quest’attitudine a perseguire il benessere attingendo dal regno vegetale è ancora presente e si traduce nell’ascesa della fitoterapia, un ramo della medicina che prevede l’utilizzo terapeutico delle piante e delle erbe officinali.
- Fitoterapia: cosa vuole dire?
- Quando nasce la fitoterapia
- Fitoterapia: di cosa si tratta?
- Definizione di pianta medicinale
- Differenza tra farmaco naturale e farmaco di sintesi
- Le principali forme di somministrazione
- Bibliografia
Fitoterapia: cosa vuol dire?
Il termine deriva dal greco ed è l’unione di Phytón (pianta) e therapéia (terapia, cura). Questa definizione è stata impiegata per la prima volta da Henry Leclerc in Precis de Phytotherapie (1922), successivamente è stata riproposta da Rudolf Fritz Weiss nel suo Lehrbuch der Phytotherapie (1980) fino a diventare di uso comune.
Quando nasce la fitoterapia?
Se l’utilizzo empirico delle piante medicinali avviene praticamente da sempre, le prime forme di applicazione consapevole della fitoterapia risalgono ai tempi dei Sumeri, dove il papavero veniva impiegato per le sue proprietà sedative. Gli Egizi, invece, distillavano piante aromatiche per usarle in cosmesi e per curare alcune malattie. Con l’avvento dei Greci e dei Romani, la pratica medica contempla l’utilizzo di numerose piante officinali (aglio, salvia ecc.). Durante il Medioevo, epoca caratterizzata da pestilenze e malattie, gli estratti vegetali venivano somministrati soprattutto per alleviare le sofferenze.
Fitoterapia: di cosa si tratta?
La fitoterapia è la disciplina medica che prevede il corretto utilizzo delle piante medicinali a scopo terapeutico e preventivo. Non appartiene al filone della medicina alternativa: la fitoterapia, infatti, segue lo stesso rigore scientifico e la stessa metodologia diagnostica e terapeutica della medicina “tradizionale”.
Spesso viene accostata erroneamente ad altri settori come l’erboristeria o l’omeopatia, ma pian piano – complice un aumento dell’interesse sull’applicazione medica degli estratti naturali – si sta ritagliando uno spazio di rilievo all’interno delle discipline scientifiche.
Definizione di pianta medicinale
La pianta medicinale è una sostanza di origine vegetale che contiene sostanze farmacologicamente attive, i principi attivi, e altri elementi che contribuiscono all’azione terapeutica della pianta tra cui i fitocomplessi. Possono essere spontanee oppure coltivate.
Differenza tra farmaco naturale e farmaco di sintesi
Il farmaco naturale contiene più principi attivi in una forma diluita, oltre a contenere altri elementi che amplificano la biodisponibilità dei principi attivi (fitocomplessi). Il farmaco di sintesi, invece, contiene un solo principio attivo, molto concentrato, oltre ad eccipienti o solventi che consentono di ottenere la forma desiderata (liquida o solida).
I rimedi fitoterapici non rappresentano un’alternativa ai farmaci di sintesi.
Tendenzialmente le proprietà farmacologiche dei prodotti naturali risultano efficaci nella cura di patologie e disturbi passeggeri, di lieve entità, oppure a scopo preventivo. Sono un complesso sinergico di elementi clinicamente attivi e si lasciano preferire ai farmaci di sintesi in quanto soluzioni “più leggere”, ad azione graduale e, di norma, ben tollerata dall’organismo. Il farmaco, invece, agisce drasticamente, è più specifico ed è utilizzato per curare un solo disturbo o una sola patologia.
Talvolta rimedio naturale e farmaco di sintesi possono essere complementari, altre volte l’una interagisce con l’altra affinché si migliori l’azione terapeutica, altre ancora potrebbero risultare in contrasto. Anche per questo motivo è consigliabile ascoltare un parere medico prima di assumere prodotti fitoterapici: naturale non significa innocuo.
Le principali forme di somministrazione
I prodotti fitoterapici si possono trovare sul mercato in varie forme, tra cui:
- polveri;
- estratti;
- infusi;
- decotti.
Gli estratti sono preparazioni concentrate che si ottengono per macerazione o percolazione utilizzando alcol etilico o altro solvente idoneo.
Bibliografia
- La fitoterapia in uno sguardo, Francesco Capasso, Giuliano Grandolini, Renato Pescitelli, Springer Science & Business Media, 2009.
- Fitoterapia: Guida all’uso clinico delle piante medicinali, Fabio Firenzuoli, Edra, 2015.
- Fitoterapia: impiego razionale delle droghe vegetali, Francesco Capasso, Giuliano Grandolini, Angelo A. Izzo, Springer, 2006.
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