Fior di loto asiatico e proprietà antivirali

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Fior di loto asiatico e proprietà antivirali

L’estratto acquoso del fior di loto asiatico (Nelumbo nucifera) sembra essere in grado di ridurre drasticamente l’azione del virus dell’influenza A. 

Il fior di loto asiatico (Nelumbo nucifera) è una pianta acquatica perenne utilizzata nella medicina orientale per curare varie malattie in quanto preziosa fonte di composti bioattivi dalle comprovate proprietà clinicamente attive, tra cui alcaloidi e flavonoidi. 

Partendo da ricerche precedenti che avevano evidenziato diverse proprietà di questa pianta, un team di studiosi provenienti dalla Korea Institute of Oriental Medicine ha indagato sulle proprietà antivirali di un estratto d’acqua ricavato da questa pianta, in particolare rispetto al virus dell’influenza A

Perché proprio il virus dell’influenza A? “Il virus dell’influenza A contiene segmenti di RNA virale a filamento singolo con senso negativo. Le caratteristiche della replicazione virale dell’RNA creano nuovi tipi di varianti di virus influenzali e provocano stagionalità e pandemie nel mondo. Per sopprimere l’infezione virale dell’influenza, finora vengono utilizzati vaccini e agenti antivirali come bloccanti dei canali ionici M2 e inibitori della neuraminidasi (NA), ma la prevenzione e il trattamento completi non sono stati raggiunti a causa delle frequenti mutazioni del virus RNA”, scrivono gli autori.

Lo studio

Dopo aver ricavato l’estratto dal fior di loto asiatico, gli autori ne hanno osservato i potenziali effetti tramite colture cellulari studiandone l’effetto antivirale utilizzando il sistema di replicazione virale in vitro. 

Nello specifico, gli autori hanno adottato i seguenti metodi di osservazione: analisi dell’Influenza A marcata con proteina fluorescente verde, analisi di smistamento cellulare attivato dalla fluorescenza e  il test di riduzione della placca.

ESITI – I ricercatori hanno riscontrato diverse attività virtuose esercitate dall’estratto acquoso del fiore di loto asiatico rispetto al virus dell’influenza A, tra cui:

  • un effetto inibitorio sull’infezione da virus A attraverso una significativa riduzione della neuraminidasi (un enzima che accelera la proliferazione del virus) e della emoagglutinina (​​una glicoproteina antigenica che agevola il legame del virus alle cellule);
  • un’espressione significativamente ridotta di alcune proteine ​​virali dell’influenza;
  • un incremento della vitalità cellulare espressa in una prevenzione degli effetti citopatici dell’infezione.

La isoquercitrina nella foglia di loto è il principale componente attivo per un’efficacia anti-IAV”, precisano gli autori. 

Sebbene siano necessari ulteriori studi in grado di chiarire ulteriormente il meccanismo d’azione, gli studiosi ritengono che l’estratto di fior di loto asiatico possa avere un grande potenziale e impiegato per lo sviluppo di nuovi prodotti nutraceutici in grado di contrastare l’infezione da virus A.

FONTE: Journal of Functional Foods

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