Fico rampicante ed effetti sul virus HTLV-1
In uno studio giapponese, l’estratto di fico rampicante (Ficus pumila L.) ha migliorato la prognosi di alcuni pazienti affetti da virus HTLV-1.
Il virus HTLV-1, conosciuto anche come virus della leucemia a cellule T umane di tipo 1, può essere associato ad ATL (un tumore del sangue), mielopatie e altre patologie tra cui dermatiti, artrite reumatoide o uveiti: uno studio ha evidenziato potenziali benefici dell’estratto di fico rampicante (Ficus pumila L.) nel miglioramento della prognosi dei pazienti.
L’HTLV-1 e le malattie correlate sono particolarmente comuni nella zona sud-occidentale del Giappone, specialmente nelle aree rurali di Kyushu e Okinawa. Inoltre, il Giappone è considerata l’unica nazione sviluppata che deve affrontare una vera e propria epidemia di HTLV-1. Tuttavia, questo retrovirus risulta piuttosto diffuso anche in America centrale e meridionale, in Medio Oriente, nei Caraibi ed in alcune regioni dell’Africa.
Il fico rampicante, invece, è una pianta originaria dell’Asia tropicale appartenente alla famiglia delle Moraceae. Il suo estratto è tradizionalmente impiegato in Giappone per la preparazione di infusi utilizzati sin dall’antichità come rimedi popolari per diabete e ipertensione.
Fico rampicante ed effetti sul virus HTLV-1: lo studio
Un team di ricercatori del Fukushima Medical University ha osservato gli effetti della somministrazione di estratto di fico rampicante su 28 pazienti affetti da virus HTLV-1 con età media di circa 87 anni.
ESITI – Tra i pazienti con infezione da HTLV-1, quelli a cui erano stati somministrati estratti di Ficus pumila L. non presentavano sintomi correlati al virus. A differenza del gruppo di controllo caratterizzato da prognosi significativamente più sfavorevoli.
Secondo gli autori, i benefici del fico rampicante sono riconducibili all’azione antiossidante di alcuni potenti flavonoidi come la rutina e l’apigenina. Lo studio, quindi, suggerisce che gli estratti di questa pianta possono mostrare qualche utilità contro l’infezione da HTLV-1, e non solo.
Gli studiosi giapponesi, infatti, ipotizzano una loro potenzialità anche nel contrastare il contagio da coronavirus: “L’RNA è una componente chiave di tutta la vita multicellulare e il fatto che sia coinvolto nella trasmissione animale e umana non sorprende. Se l’estratto di Ficus pumila L. può sopprimere la replicazione del retrovirus HTLV-1 e se le terapie HTLV-1 funzionano contro le infezioni da virus RNA a filamento singolo, allora questa pianta – concludono gli autori – potrebbe essere un agente terapeutico efficace contro l’infezione retrovirale da Covid-19”.
FONTE: Nutrition Journal

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