Diidromiricetina e proprietà anti-obesità

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Diidromiricetina e proprietà anti-obesità

Questo composto bioattivo estratto dalla vite, la pianta dell’uva, sembra essere efficace nella gestione dell’obesità indotta da una dieta ricca di grassi, e non solo.  

La diidromiricetina è un flavonoide, ovvero una sostanza naturale in grado di esercitare un’influenza positiva sull’organismo, che si ricava dalla vite, la pianta dell’uva. Negli ultimi periodi, questo composto viene presentato sul mercato nutraceutico come un efficace rimedio naturale per i postumi da sbornia, tuttavia studi recenti ne hanno evidenziato alcuni effetti antiossidanti a 360°.

A partire dagli esiti di precedenti ricerche che hanno evidenziato la capacità del tè a base di estratto di vite di ridurre peso corporeo e migliorare l’accumulo di lipidi nel fegato, un team di studiosi ne ha estratto il principale composto bioattivo, appunto la diidromiricetina, per valutarne più approfonditamente le eventuali proprietà anti-obesità.

Lo studio

Gli autori hanno sottoposto un campione di topi ad una dieta ricca di grassi per indurre loro l’obesità. Successivamente, alcune cavie hanno ricevuto il trattamento con una somministrazione orale di diidromiricetina (100 mg/kg/giorno) mentre altre hanno assunto una soluzione placebo per un periodo di 4 settimane.

Per valutare il possibile effetto della diidromiricetina, i ricercatori hanno sottoposto i topi ad alcuni esami strumentali finalizzati a misurarne l’espressione dei geni e delle proteine coinvolte nell’imbrunimento del tessuto adiposo bianco. Detta in maniera semplice, si tratta di quel processo dell’organismo finalizzato a trasformare il grasso in energia. 

Processo sollecitato, di norma, dall’esercizio fisico o dal freddo.

ESITI – Dopo una settimana di somministrazione, il peso corporeo dei topi trattati con diidromiricetina ha iniziato a ridursi rispetto a quello dei topi trattati con soluzione placebo. La differenza tra i gruppi è aumentata gradualmente con il tempo di somministrazione prolungata.

Gli autori, inoltre, hanno osservato che la massa grassa dei topi trattati con diidromiricetina è stata significativamente ridotta rispetto a quella dei topi trattati con placebo, mentre non vi è stato alcun cambiamento nella massa magra tra i gruppi.

Non solo. I risultati hanno mostrato che i livelli di glucosio nel sangue dopo l’iniezione intraperitoneale di glucosio erano notevolmente ridotti nei topi sottoposti al trattamento con diidromiricetina rispetto ai topi trattati con placebo. 

Inoltre, i risultati hanno suggerito che questo flavonoide può migliorare la sensibilità all’insulina e la steatosi epatica.

I nostri risultati identificano che la diidromiricetina aiuta a prevenire l’obesità inducendo l’imbrunimento del tessuto adiposo bianco attraverso la sovraregolazione di IRF4/PGC-1α, che potrebbe avere potenziali implicazioni terapeutiche per il trattamento dell’obesità”, si legge tra le conclusioni.

In attesa di ulteriori sperimentazioni su esseri umani, gli esiti di questa ricerca sembrano piuttosto promettenti.

FONTE: Nutrition and Metabolism

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