Dattero del deserto e azione anti-angiogenica
Gli esiti di una sperimentazione in vivo hanno messo in risalto alcune interessanti proprietà dell’estratto dei semi della pianta conosciuta come dattero del deserto (Balanites aegyptiaca).
Il dattero del deserto (Balanites aegyptiaca) è una pianta originaria dell’Africa e del Medio Oriente che si adatta a diverse tipologie di suolo. L’estratto dei suoi semi è ricco di potenti antiossidanti e uno studio ne ha evidenziato interessanti proprietà farmacologiche, soffermandosi sulla loro potenzialità anti-angiogenica attraverso alcuni test sperimentali sul tumore dell’ascite indotto in un campione di topi.
Lo studio
Il campione è stato suddiviso in 5 gruppi composti da 6 animali, due gruppi di controllo e tre gruppi di trattamento. Ai topi è stata somministrata una soluzione orale dell’estratto, l’iniezione intraperitoneale o una soluzione placebo.
L’estratto ha mostrato una diminuzione significativa (p<0,05) del volume e del peso del tumore rispetto ai gruppi di controllo. L’effetto inibitorio della soluzione, a detta degli autori, è dovuto alla presenza di saponine. Da questo punto di vista, quindi, i semi del dattero del deserto sembrano manifestare una significativa attività antinfiammatoria e antinocicettiva. Inoltre, la somministrazione ha ridotto l’angiogenesi tumorale ed ha manifestato un’azione protettiva nei confronti dei reni.
Sulla base dei risultati del presente studio, emerge un interessante potenziale anti-angiogenico e anti-ossidante. Le attività antiossidanti, osservano gli studiosi, erano significativamente correlate al contenuto totale di fenoli e flavonoidi. Lo studio ha anche mostrato che le frazioni di galle e le foglie di B. aegyptiaca presentano una moderata attività inibitoria della xantina ossidasi rispetto all’acetilcolinesterasi che era debolmente inibita dagli estratti e dalle frazioni testate.
“Poiché l’infiammazione renale è un evento precoce in una condizione citata, la somministrazione di BASE (estratto) – aggiungono gli autori – ha migliorato il tessuto renale nei topi che potrebbe essere associata a una riduzione della risposta infiammatoria nelle cavie con carcinoma dell’ascite”.
“L’effetto profilattico dell’estratto di semi del dattero del deserto contro la tossicità renale indotta da carcinoma dell’ascite non è mai stato riportato e questo studio potrebbe essere il primo del suo genere. Questo potrebbe aprire la strada allo sviluppo di un agente antitumorale più nuovo, più sicuro e più potente”, concludono i ricercatori.
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