Cuscuta chinensis e potenzialità antitumorali
Questa pianta officinale ricca di proprietà antiossidanti sembra avere uno spiccato potenziale per contrastare la proliferazione delle cellule tumorali che colpiscono i polmoni: questi gli esiti di uno studio in vitro e in vivo.
La Cuscuta chinensis è una pianta che vanta un ampio impiego nella medicina cinese tradizionale soprattutto per curare disfunzioni riproduttive. Diversi studi ne hanno rilevato diverse sostanze fitochimiche dalle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.
Al netto del potenziale terapeutico riscontrato in precedenti ricerche, un team di studiosi provenienti dalla Xinjiang Medical University, in Cina, ne ha esplorato i possibili effetti e meccanismi antitumorali: gli esiti sono stati pubblicati sulla rivista scientifica British Journal of Nutrition.
Nello specifico, lo scopo principale degli studiosi era di valutare le proprietà antitumorali in vitro e in vivo della Cuscuta chinensis rispetto alle cellule tumorali dei polmoni umani e il meccanismo molecolare sottostante coinvolto.
Esiti dello studio
Gli studiosi hanno riscontrato una significativa inibizione della vitalità delle cellule tumorali grazie all’estratto di Cuscuta chinensis. La pianta, infatti, si è rivelata efficace nell’inibire la crescita (ciclo G1) delle cellule tumorali del polmone a un livello relativo a quello delle normali cellule epiteliali.
“Inoltre, l’analisi del trascrittoma RNA-seq ha rivelato 602 geni comuni con un’espressione significativa nelle cellule A549 e H1650 sotto trattamento”, aggiungono gli autori.
I meccanismi rivelati in vitro hanno suggerito che questi geni comuni regolati da Cuscuta chinensis coinvolgono principalmente processi di proliferazione, metastasi e apoptosi delle cellule del cancro del polmone.
Esiti promettenti sono emersi anche dagli studi in vivo, i quali hanno evidenziato la capacità dell’estratto di Cuscuta chinensis di ridurre significativamente il volume e il peso del tumore dei topi rispetto al gruppo di controllo, senza però sortire effetti sul loro peso corporeo.
Inoltre, i risultati in vivo hanno rivelato che 4 geni (C11orf96, FGFBP1, FOSB e NPTX1) erano sovraregolati e 3 geni (EGR1, GBP4 e MAP2K6) erano sottoregolati nei tessuti tumorali rispetto al gruppo di controllo.
Questi dati sembrano suggerire un forte potenziale della Cuscuta chinensis come possibile agente da utilizzare per il trattamento del cancro ai polmoni.
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