Cordyceps sinensis: proprietà e benefici
Ecco gli esiti di una revisione scientifica sulle proprietà del Cordyceps sinensis, un fungo dai molteplici effetti farmacologici tradizionalmente impiegato nella medicina cinese.
Cordyceps sinensis è il termine botanico utilizzato per identificare un fungo tradizionalmente impiegato nella medicina cinese (conosciuto anche come fungo bruco) noto per alcune proprietà che lo rendono un interessato alleato naturale del benessere. Diversi studi, infatti, hanno rilevato diversi effetti farmacologici riconducibili all’estratto di questo fungo.
Il merito di queste potenzialità salutistiche, stando agli esiti delle ricerche accademiche, sarebbe da ricercare in un estratto contenente alcuni polisaccaridi tipici, appunto, del Cordyceps.
Un team di studiosi ha recentemente condotto una meta-analisi su diversi paper scientifici pubblicati a riguardo con lo scopo di rivedere sistematicamente modalità di estrazione, struttura ed azione farmacologica del Cordycep sinensis. L’obiettivo era di avere elementi necessari per supportare o meno una possibile applicazione dell’estratto di questo fungo come agente terapeutico e alimento funzionale.
Cordycep sinensis: principali proprietà
Gli studi presi in considerazione dagli autori hanno dimostrato che i polisaccaridi di Cordycep sinensis esercitano varie azioni farmacologiche tra cui effetto antiossidante, antinfiammatorio, immunomodulatore e prebiotico.
Azione antiossidante
Attualmente, gli studi realizzati in vitro dimostrano che i polisaccaridi di questo fungo presentano proprietà antiossidanti attraverso un meccanismo virtuoso in grado di ridurre lo stress ossidativo. E, di conseguenza, risultando utile per prevenire e contrastare alcune patologie e disturbi.
Azione immunomodulatoria
Oltre a regolare l’attività immunitaria dei macrofagi, studi in vitro mostrano che i polisaccaridi di questo fungo possono regolare l’attività immunitaria delle cellule dendritiche e dei linfociti T.e promuovere l’espressione di fattori immunitari. “Questo – scrivono gli autori – rende i polisaccaridi di Cordyceps sinensis promettenti per il trattamento delle malattie immuno-correlate”.
Attività antinfiammatoria
I risultati indicano che i polisaccaridi del Cordycep sinensis possono inibire l’espressione di fattori proinfiammatori e la risposta infiammatoria inibendo l’attivazione di molteplici vie di segnalazione comprese le vie di segnalazione NF-κB, Akt e MAPK. Poiché molte malattie coinvolgono l’infiammazione, l’effetto antinfiammatorio li rende promettenti per il trattamento di molte malattie.
Effetto dei probiotici
Studi in vivo condotti sui topi hanno evidenziato che l’estratto di Cordycep sinensis può essere correlato anche alla salute intestinale.
Cordycep sinensis: possibili applicazioni
Tra le possibili applicazioni terapeutiche di questo estratto, gli autori hanno individuato alcune specifiche attività, tra cui:
- antidiabetica: attualmente, l’effetto antidiabetico del Cordyceps è prodotto dalla promozione del metabolismo del glucosio e del rilascio di insulina;
- antitumorale: i polisaccaridi di Cordycep sinensis possono esercitare un effetto antitumorale attraverso diversi meccanismi tra cui l’induzione dell’apoptosi e l’autofagia e l’inibizione della proliferazione, migrazione e invasione;
- protezione intestinale: gli studi mostrano che i polisaccaridi di Cordycep sinensis possono migliorare l’immunosoppressione intestinale causata dalla ciclofosfamide;
- epatoprotettiva: i polisaccaridi di Cordycep sinensis possono esercitare l’effetto epatoprotettivo inibendo l’attivazione della via apoptotica mitocondriale ed evitando l’apoptosi degli epatociti;
- protezione renale: le ricerche condotte finora suggeriscono un suo possibile utilizzo nel trattamento della nefrite e dell’insufficienza renale;
- azione anti-aterosclerosi: poiché l’aterosclerosi è strettamente correlata all’attivazione delle piastrine, secondo gli autori l’effetto di attivazione antipiastrinica dei polisaccaridi di Cordycep sinensis li rende promettenti per il trattamento dell’aterosclerosi.
Osservazioni degli autori
Nonostante le numerose proprietà emerse dagli studi, non mancano alcune perplessità, come rivelano gli autori tra le conclusioni: “Allo stato attuale, sebbene ci siano molti studi sperimentali sugli effetti farmacologici dei polisaccaridi di C. sinensis, mancano ancora sufficienti ricerche cliniche. Pertanto, sono necessari ulteriori studi di alta qualità per stabilire con certezza la loro efficacia clinica”.
Soprattutto perché l’estratto, allo stato attuale, non sembra estraneo ad esercitare alcuni effetti collaterali:“ La ricerca ha dimostrato che il polisaccaride CSP può causare disturbi della flora intestinale, portando a fibrosi epatica e steatosi”.
In conclusione, si attendono ulteriori input dalla ricerca scientifica.
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