Citrus kawachiensis e proprietà antistress

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Citrus kawachiensis e proprietà antistress

Questo agrume giapponese ha manifestato di esercitare effetti positivi sull’asse intestino-cervello, riducendo gli effetti dello stress lieve cronico imprevedibile in un campione di topi.

Il Citrus kawachiensis è un agrume giapponese oggetto di vari studi che, a più riprese, ne hanno suggerito alcuni interessanti effetti antinfiammatori e neuroprotettive. In particolare, la buccia è ricca di sostanze dalle proprietà bioattive che sembrano stimolare la neurogenesi e contrastare – tra le altre cose – stress ed episodi depressivi. 

Un team di studiosi provenienti dalla Matsuyama University, in Giappone, ha voluto approfondire la questione esaminando gli effetti della buccia di Citrus kawachiensis nei topi esposti a stress lieve cronico imprevedibile, una condizione che induce comportamenti ansiosi, modifica la composizione del microbiota intestinale e sopprime la neurogenesi nell’ippocampo, ponendo il focus sulla neurogenesi nel cervello e, appunto, sulle condizioni del microbioma intestinale.

Gli esiti dello studio

Gli autori hanno somministrato l’estratto dalla buccia del Citrus kawachiensis (polvere essiccata) ad un campione di topi con stress lieve cronico indotto, riscontrando alcuni diversi effetti positivi tra cui un’azione virtuosa della polvere rispetto alla funzione dell’asse intestino-cervello.

Nello specifico, il Citrus kawachiensis ha migliorato l’attività locomotoria e impedito le diminuzioni indotte dallo stress nella neurogenesi dell’ippocampo, oltre ad apportare sensibili benefici rispetto alla concentrazione di Lactobacillus e Bacteroides

Collettivamente, i risultati attuali suggeriscono che la polvere di buccia essiccata di C. kawachiensis esercita effetti neuroprotettivi nel cervello e mantiene le condizioni del microbioma in condizioni di lieve stress”, scrivono gli autori, che individuano nell’elevata presenza di naringina, un flavonoide, la motivazione principale di queste azioni positive.

Pertanto, C. kawachiensis ha un potenziale come agente prebiotico”, concludono gli studiosi, i quali precisano anche la necessità di ulteriori studi per chiarire i meccanismi della correlazione emersa oltre ad un’analisi più approfondita delle sostanze contenute in questo agrume che la determinano.

FONTE: Nutraceuticals

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