Centaurium erythraea, diabete ed effetti su fegato e reni
L’estratto della Centaurium erythraea ha manifestato interessanti proprietà e potenziali impieghi terapeutici per la prevenzione e la gestione delle complicanze diabetiche che coinvolgono fegato e reni.
La Centaurium erythraea è una pianta della famiglia delle Gentianaceae ed il suo estratto viene tradizionalmente utilizzato in molti Paesi per il trattamento di una serie di malattie, incluso il diabete. Alcune ricerche condotte in vivo su ratti diabetici ne hanno evidenziato un interessante effetto ipoglicemico ed epatoprotettivo.
Al fine di ottenere ulteriori riscontri sulle sue proprietà, un team di ricercatori provenienti dalla Serbia ha condotto uno studio finalizzato ad esaminare l’effetto di un estratto di metanolo ricavato dalla Centaurium erythraea sul fegato e sui reni di ratti diabetici.
Centaurium erythraea e benefici per i topi diabetici
Dopo aver indotto il diabete ad un campione di topi attraverso la somministrazione di streptozocina, i ricercatori hanno sottoposto un gruppo di cavie all’assunzione orale di estratto di Centaurium erythraea per 4 settimane (100 mg/kg/giorno). Un campione di ratti ha ricevuto anche un pretrattamento di 2 settimane.
ESITI – Entrambi i trattamenti hanno notevolmente migliorato la funzionalità epatica e renale nei ratti diabetici.
Nello specifico, l’estratto di Centaurium erythraea ha portato ai seguenti benefici:
- riduzione della glicosilazione proteica nel fegato e nei reni diabetici;
- riduzione della perossidazione lipidica, del danno al DNA e della glutationilazione proteica nel fegato e nei reni diabetici;
- miglioramento della funzionalità epatica e renale potenziando il sistema antiossidante endogeno.
“Poiché l’iperglicemia e lo stress ossidativo indotti dall’iperglicemia sono le principali cause dello sviluppo di complicanze diabetiche, l’integrazione alimentare con antiossidanti naturali e agenti ipoglicemizzanti presenti in molte piante può prevenire o rallentare il deterioramento irreversibile dei tessuti”, osservano gli autori.
“I risultati presentati suggeriscono che, sebbene sia il post-trattamento che il pre-trattamento abbiano ridotto gli effetti deleteri del diabete sul fegato e sui reni, la Centaurium erythraea era più efficace nei ratti diabetici pretrattati”, ciò suggerisce il possibile ruolo dell’estratto anche a scopo preventivo.
Questi risultati aprono a nuove prospettive terapeutiche per migliorare la terapia del diabete, ma servono ulteriori conferme anche attraverso studi approfonditi rispetto agli esseri umani.
Lascia un commento