Bromelina: a cosa serve la pomata? Proprietà e benefici
La Bromelina è una sostanza contenuta nell’ananas utilizzata in fitoterapia per le sue proprietà antinfiammatorie, ma non solo.
Le potenzialità curative dell’ananas sono riconducibili alla Bromelina, una sostanza contenuta nell’estratto di questo esotico frutto impiegata in campo fitoterapico soprattutto per le sue proprietà antinfiammatorie. È stata introdotta come sostanza terapeutica nel 1957 e da allora sono stati pubblicati più di 200 studi scientifici sulle sue applicazioni terapeutiche.
Cos’è la Bromelina?
Si tratta di un gruppo di enzimi naturali estratti sia dalla polpa che dal fusto dell’ananas. Per la precisione, la Bromelina è costituita da almeno cinque proteine enzimatiche, seppur la classificazione internazionale la consideri come un unico enzima. Presenta un’azione proteolitica, ovvero demolisce parzialmente le proteine presenti in materiali biologici molto comuni come caseine, collageni, gelatine, globuli e fibre muscolari.
La Bromelina manifesta proprietà antinfiammatorie e agevola l’assorbimento degli edemi. In particolare, l’azione antinfiammatoria deriva dalla sua capacità di inibire l’attività delle prostaglandine, ovvero gli acidi grassi che controllano i processi infiammatori e che sono all’origine del rigonfiamento e della ritenzione dei liquidi.
I benefici
Ecco i principali benefici riconducibili all’impiego della Bromelina:
- migliora il trattamento delle ferite;
- riduce l’infiammazione nei casi di artrite, lesioni sportive o traumi contusivi;
- previene il gonfiore (edema) dopo traumi o interventi chirurgici;
- inibisce l’aggregazione delle piastrine del sangue.
Inoltre, in caso di profonde bruciature, favorisce il processo di cicatrizzazione.
Bromelina: a cosa serve la pomata?
Il principale utilizzo della bromelina resta quello come agente antinfiammatorio. Alcuni studi hanno evidenziato che gli estratti di Bromelina, in particolare sotto forma di pomata, si rivelano efficaci soprattutto per il trattamento di:
- ematomi;
- edemi dei tessuti morbidi;
- artrite reumatoide;
- tromboflebiti;
- sinusite;
- infiammazioni orali e rettali.
Si rivela utile anche per alleviare l’infiammazione negli stadi post-operatori e per agevolare la chiusura delle ferite. Inoltre, viene utilizzata anche nella preparazione di creme specifiche per contrastare la cellulite.
Per quanto riguarda, invece, l’impiego riservato al trattamento dei dolori articolari, uno studio realizzato dall’Università di Reading, in Inghilterra, ha evidenziato l’efficacia della Bromelina nella capacità di alleviare il dolore derivante dall’artrite reumatoide. Infatti, in seguito ad un’applicazione per un intervallo di tempo variabile a discrezione dei pazienti (da tre settimane ad un anno), il 73% dei partecipanti ha manifestato un miglioramento significativo dei sintomi e nessun effetto collaterale.
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Precauzioni
Oltre alle persone allergiche all’ananas, la Bromelina non deve essere assunta da persone che soffrono di emofilia, malattie dei reni e del fegato poiché uno dei suoi suoi effetti principali è quello di ridurre i tempi di coagulazione del sangue.
Attenzione anche alla combinazione con i farmaci: se è vero che in alcuni casi può contribuire a migliorare l’efficacia del principio attivo, in altre circostanze può avere conseguenze indesiderate piuttosto serie. Per non correre alcun rischio, si consiglia un confronto con il medico curante circa la compatibilità con l’assunzione di determinati farmaci.
Bibliografia
- Farmacognosia generale e applicata, Alessandro Bruni, Piccin, 1999
- Il potere curativo dei succhi di frutta e verdura, Michael T. Murray, Red!, 2018
- Ananas, Olidea, Urra, 2010.
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La Bromelina è un mix di enzimi proteolitici che si estraggono dal gambo dell’ananas e dalla polpa dell’ananas. Quello del gambo è più potente ed è classificato con la sigla enzimatica internazionale EC3.4.22.32, mentre quella della polpa dell’ananas, meno potente, è classificata con la sigla EC3.4.22.33. Anche la polpa del melone giallo, contiene una proteasi, classificata con la sigla 3.4.22.35; Il Kiwi contiene pure un proteasi simile alla bromelina, chiamata ACTINIDINA (EC3.4.22.14), il lattice di Fico contiene la Ficina (EC3.4.22.3) e la Papaia contiene la Papaina (EC3.4.22.2). L’attività enzimatica della Bromelina viene misurata in GDU/g che rappresenta la quantità di enzima che libera 1 g di ammoniaca in 20 minuti, da una soluzione standard di gelatina a T =45°C. Se la Potenza enzimatica di una compressa di Bromelina è di 250GDU/g, significa che la compressa di 1 grammo di bromelina, libera in 20 minuti circa 2500 mg di ammoniaca da una soluzione di gelatina.
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