Arnica: proprietà e usi terapeutici del gel
Ecco quali sono le caratteristiche fitoterapiche dell’Arnica ed il motivo per cui viene impiegato come ingrediente per la preparazione di appositi gel.
Conosciuta anche come la “panacea dei traumi” per le sue proprietà antinfiammatorie e antinevralgiche, l’Arnica è una pianta molto conosciuta in campo fitoterapico, soprattutto come principio attivo naturale per la preparazione di gel ad uso topico. Appartenente alla famiglia delle Asteraceae, si tratta di un bellissimo fiore che cresce in montagna, in particolare presso le zone alpine. Insieme alla Calendula officialis e alla Bellis perennis compone il trio delle piante vulnerarie, ovvero quelle piante i cui estratti esercitano un’attività rigenerante e cicatrizzante.

Proprietà e costituenti dell’Arnica
Ricca di flavonoidi e altre sostanze clinicamente attive, alcuni studi hanno evidenziato l’efficacia dell’Arnica soprattutto nel trattamento di traumi contusivi e dolori articolari. Tra i costituenti principali che contribuiscono alla sua attività antinfiammatoria, antimicrobica, analgesica e antiecchimotica, spiccano senz’altro i seguenti:
- carotenoidi
- manganese
- elenalina e i suoi esteri (lattoni sesquiterpenici)
- isoquercetina, arnicina, luteolina-7-glucoside (flavonoidi)
- acidi grassi
- olio essenziale
Seppur non sia ancora noto il meccanismo d’azione, è opinione condivisa dagli addetti ai lavori che siano i lattoni sesquiterpenici a svolgere un ruolo importante. Ad esempio, uno studio condotto qualche anno fa sui ratti ha evidenziato le proprietà antiflogistiche dell’elenalina la cui applicazione topica – in questa sperimentazione – portò ad una riduzione dell’edema (clinicamente indotto sulla cavia) dal 77% al 72%.
Arnica: a cosa serve il gel?
Utilizzato prevalentemente per uso esterno, l’estratto di Arnica è un ingrediente impiegato per la preparazione di gel utili in caso di ematomi, ecchimosi, distorsioni, strappi muscolari e contusioni, ma non solo. Agevolano il riassorbimento degli edemi e grazie alla loro blanda azione revulsiva risultano utili anche nel trattamento di dolori muscolari e articolari, quindi reumatismi, crampi, mal di schiena, colpo della strega e torcicollo.
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Curiosità
Conosciuta già dalle antiche popolazioni germaniche, l’Arnica viene citata per la prima volta da Santa Hildegard von Bingen (1098-1179) come rimedio naturale a contusioni ed ecchimosi nel De arboris, una vasta enciclopedia di conoscenze fitoterapiche. In queste tre opere mastodontiche vennero racchiuse le principali conoscenze mediche del tempo inerenti a circa 250 piante tra cui, appunto, l’Arnica.
Successivamente, tra il XV e il XVI secolo, le potenzialità terapeutiche della pianta vengono menzionate nei testi medici. Verso la fine del XVII secolo, l’Arnica viene celebrata come panacea lapsorum, letteralmente “panacea dei caduti”: una manna dal cielo per tutti coloro che dopo una caduta subivano un trauma o una ferita.
Nella tradizione popolare è conosciuta anche come “tabacco di montagna” in quanto le foglie essiccate venivano usate come tabacco da naso.
Bibliografia
- Cinquanta ricette di fitoterapia. Come preparare in casa i rimedi naturali, Maria Grazia Spalluto, Aldenia Edizioni, 2010.
- Dizionario di fitoterapia e piante medicinali, Enrica Campanini, Tecniche Nuove, 2004.
- Fitoterapia dalla A alla Z, Bruno Brigo, Tecniche Nuove, 1995.
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