Alimenti funzionali: cosa sono ed esempi di superfood
Gli alimenti funzionali sembrano spianare la strada al futuro della nutrizione e del benessere naturale. Su questa pagina troverete significato, origini ed esempi concreti di superfood.
Di pari passo con la nutraceutica, quello degli alimenti funzionali è un ramo di ricerca estremamente attuale e altrettanto riconosciuto dalla comunità scientifica. La necessità di approcciare l’alimentazione con una prospettiva medico-scientifica nasce dalla crescente domanda di benessere e prevenzione da perseguire attraverso rimedi naturali. E dalla contemporanea esigenza di conferire alla materia della nutrizione uno spessore accademico paragonabile a quello farmacologico.
D’altronde, già Ippocrate di Coo nel 460 a.C. sosteneva il principio dell’alimentazione come primo alleato della salute. “Fa’ che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo” è un aforisma piuttosto calzante per spiegare il sentimento che anima un simile approccio ai cibi.
Ma nello specifico, cosa sono gli alimenti funzionali? Cosa li differenzia dai prodotti nutraceutici? Quali sono i superfood più attenzionati dalla ricerca scientifica?
- Cosa sono i cibi funzionali?
- Requisiti di un alimento funzionale
- Le caratteristiche dei superfood
- Esempi e benefici dei superfood
- Differenza tra alimenti funzionali e nutraceutici
- Curiosità storica
- Bibliografia
Cosa sono i cibi funzionali?
Innanzitutto, ci sono vari modi per definirli. Qualcuno li chiama alimenti funzionali, qualcun altro utilizza un termine pop come superfood, i più temerari azzardano la parola alicamenti. Indipendentemente dal gergo utilizzato, la definizione di Functional foods è stata introdotta in Giappone nel 1988 per indicare alimenti ricchi di sostanze nutrienti in grado di apportare benefici per la salute.
Si trattava, però, di un avvicinamento alla materia ancora molto timido e la definizione, infatti, risulta poco ambiziosa e troppo generica.
In uno studio pubblicato nel 1999 sul British Journal of Nutrition, un team di ricercatori coordinati da Diplock puntualizza che “un alimento può essere considerato funzionale, se è sufficientemente dimostrata la sua influenza benefica su una o più funzioni del corpo, oltre ad effetti nutrizionali adeguati, tanto da risultare rilevante per uno stato di benessere e di salute o per la riduzione del rischio di una malattia. Gli effetti benefici potrebbero consistere sia nel mantenimento che nella promozione di uno stato di benessere o salute e/o in una riduzione del rischio di un processo patologico o di una malattia”.
Successivamente, l’IFIC (International Food and Information Council) – ovvero un’organizzazione no profit supportata dalle industrie alimentari, delle bevande e dell’agricoltura – ha rinforzato questa prospettiva considerando alimento funzionale qualunque alimento o ingrediente alimentare che potrebbe fornire un beneficio per la salute al di là dei nutrienti tradizionali che contiene.
In altre parole, un qualsiasi cibo che possa avere benefici per la salute oltre la nutrizione di base. Quindi, come ribadito dalle indicazioni della Comunità Europea, che abbia dimostrato – in seguito a sperimentazione scientifica – di esercitare benefici su una o più funzioni dell’organismo.
Requisiti di un alimento funzionale
Per essere definito funzionale, un alimento deve possedere alcuni requisiti essenziali, tra cui:
- sicurezza;
- base scientifica;
- correttezza globale di formulazione.
Quindi, anche un superfood necessita di controlli e certificazioni ufficiali al pari di un farmaco e di un qualsiasi prodotto realizzato a scopo di salute e benessere. Le informazioni sulle proprietà dello specifico alimento devono risultare chiare al consumatore. Inoltre, gli alimenti funzionali devono rivelarsi efficaci nel contesto del regime alimentare di tutti i giorni.
Le caratteristiche dei superfood
Un alimento funzionale può essere un cibo preso nella sua integrità, quindi al “naturale”, oppure un alimento che mediante trattamento tecnologico o biotecnologico viene arricchito o privato di uno specifico componente. Ma anche un cibo i cui componenti vengono artificialmente modificati per potenziarne l’azione benefica.
Di norma, i superfood contemplano la presenza di composti bioattivi dalle comprovate attività virtuose per l’organismo. Sostanze di derivazione vegetale, quindi fitonutrienti tra cui flavonoidi, fitosteroli e isoflavonoidi, e animale, come per esempio gli acidi grassi omega-3.
Inoltre, un alimento funzionale può essere sviluppato per destinarlo indistintamente a tutti, ma può essere pensato anche per un target specifico, in funzione all’età, ad una particolare condizione oppure ad un’altra variabile.
Per esempio, su questo blog abbiamo parlato di uno studio che ha portato alla realizzazione di un cioccolato per diabetici contenente oleuropeina, un potente antiossidante dai comprovati effetti ipoglicemizzanti e cardioprotettivi contenuto nell’olio extravergine d’oliva. Ma anche di un cioccolato che aiuta la memoria grazie all’aggiunta dei flavanoli, una famiglia di antiossidanti presente in alcune categorie di frutta e verdura.
Il cioccolato è senz’altro uno degli alimenti più attenzionati da questo settore, ma non è l’unico: si va dagli yogurt fino all’acqua naturale.
Esempi e benefici dei superfood
Se prima abbiamo elencato esempi di alimenti resi funzionali in seguito ad aggiunta o modifica dei componenti, di seguito riportiamo un elenco di superfood considerati tali quando presi nella loro integrità. Si tratta perlopiù di cibi vegetali i cui effetti positivi su una o più funzioni dell’organismo – indipendentemente dal loro valore nutrizionale – sono stati scientificamente dimostrati.
- Aglio: allicina, pectina e altri antiossidanti rendono questo alimento particolarmente indicato per abbassare il colesterolo e ridurre tutti i fattori di rischio cardiovascolare. Inoltre, recenti studi ne hanno evidenziato le potenzialità antitumorali;
- Agrumi (arance, limoni, pompelmi, bergamotto ecc.): ricchi di Vitamina C, polifenoli, flavonoidi, antociani ed altre sostanze clinicamente attive, hanno dimostrato a più riprese una spiccata azione antiossidante. In particolare, a protezione del sistema cardiovascolare e dei fattori di rischio metabolico;
- Anguria: contiene alti livelli di licopene ed ha manifestato un’azione di rallentamento dell’invecchiamento cutaneo e protettiva dalle patologie neurodegenerative;
- Avocado: l’attività virtuosa di questo frutto è riconducibile soprattutto alla presenza di acido folico, luteina e glutatione, ma contiene altre numerose sostanze nutrienti tra cui acidi grassi omega-3, magnesio, fosforo, rame, zinco e zolfo. Diversi studi ne hanno evidenziato l’azione antiossidante e gli effetti virtuosi sui livelli di colesterolo e sul benessere dell’intestino, oltre ad aver manifestato altre attività in favore del corretto metabolismo;
- Carciofo: la sostanza che rende questo alimento un superfood è senz’altro la cinarina, un derivato dell’acido caffeico, accompagnata dall’azione antiossidante di alcuni polifenoli, in particolare di luteolina e scolimoside. Fa bene al fegato (proprietà epatoprotettive) e ai reni (proprietà colagoghe);
- Frutti rossi e frutti di bosco: principali fonti alimentari di antocianine e proantocianidine, oltre ad essere ricchi di acido ellagico, flavonoidi e altre sostanze nutrienti, alcuni studi ne hanno messo in risalto soprattutto l’azione antinfiammatoria, cardioprotettiva e immunostimolante;
- Mango: presenta un’importante varietà di carotenoidi (più di 20 specie) e si è rivelato efficace come diuretico e lassativo naturale;
- Melograno: ricco di enzimi antinfiammatori, in particolare di acido ellagico, punicalagina e urolitina A, ha rivelato a più riprese una capacità di riduzione del colesterolo e dei trigliceridi ed una spiccata efficacia nel prevenire e contrastare disturbi metabolici ed infezioni;
- Mela annurca: contiene polifenoli dalla spiccata attività antiossidante, in particolare la procianidina B2, ma contempla anche altre sostanze dalla comprovata azione virtuosa per l’organismo tra cui quercetina, acido malico e acido citrico. L’estratto di mela annurca ha evidenziato un’efficacia scientificamente rilevante nel ridurre colesterolo totale e colesterolo LDL stimolando contemporaneamente la produzione di colesterolo HDL, conosciuto anche come “colesterolo buono”. Inoltre, si è rivelato un efficace rimedio naturale per rinforzare i capelli;
- Pomodoro: principale fonte alimentare di licopene, in diversi studi ha evidenziato un’azione antiossidante e antitumorale, oltre a supportare il corretto funzionamento dei meccanismi di produzione dell’insulina;
- Uva nera: grazie soprattutto alla massiccia presenza di resveratrolo, agevola la circolazione e si è rivelata efficace nel prevenire l’indurimento delle arterie;
- Zenzero: sia la pianta, sia l’ortaggio hanno messo in risalto soprattutto un’azione anti-nausea e significative potenzialità immunostimolanti.
Questi sono soltanto alcuni esempi di superfood presi nella loro integrità, l’elenco completo sarebbe troppo vasto per contenerlo in un solo post. Basti pensare ai probiotici e prebiotici contenuti nelle varie tipologie di yogurt e a tutta la famiglia delle verdure crucifere.
Individuare quali alimenti agiscono positivamente per l’organismo, rilevando la specifica azione virtuosa in funzione di un determinato scopo medico, consente di isolarne i principi attivi (fitocomplessi) ed eventualmente utilizzarli come aggiunta a cibi già esistenti. Oppure, di sviluppare specifici prodotti nutraceutici.
In entrambi i casi, l’obiettivo è lo stesso: sfruttare tutto il potenziale terapeutico degli alimenti.
Differenza tra alimenti funzionali e nutraceutici
Seppur lo scopo sia il medesimo, a differenziare superfood e nutraceutici è soprattutto la natura del prodotto. Gli alimenti funzionali non sono pillole o capsule, ma cibi da integrare nella dieta di tutti i giorni. E devono rivelarsi efficaci in quanto tali.
Curiosità storica
L’attenzione al valore farmacologico dei cibi risale sin dall’antichità. Un documento dell’antico Egitto, il Papiro di Ebres (1534 a.C.), fa riferimento agli effetti cardioprotettivi e battericidi della pianta dell’aglio. Proprietà confermate dalla scienza moderna.
Bibliografia
- Fisiologia e Nutrizione Umana, Angela Andreoli, StreetLib, 2019.
- Cultura Alimentare Sociale, Sushi Cherubin, youcanprint, 2020.
- Nutraceuti e cibi funzionali, Cassandra Studio, 2015.
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